...l'idea me l'ha data un caro amico, anche lui "emigrato" dalla city e finito in magna grecia...per lo meno lui si gode sole, cannoli e la vista sull'etna...io ho il taleggio, le mucche e 30km di tornanti...questione di contrappasso?Mi invidiate l'aria pura e gli uccelllini che cantano? Vi svelo un segreto...si può avere nostalgia della metropolitana alle 8.00 del mattino, del traffico in circonvallazione e dell'eterno grigio del cielo invernale!! Incredibile ma vero...quindi alzino il sipario, si va in scena!Inizia il racconto di questa tragi-commedia a sfondo socio- antropologico.P.S. di neve neanche l'ombra, ovvio, ma così faceva più "Totò e Peppino a Milano"...avete presente..."ma da dove venite voi, dalla val brembana?"...ecco, appunto......
2 commenti:
ciao, chiaretta. finalmente ti "leggo tra le montagne". il problema è che su queste montagne le caprette non ti fanno Ciao, ma sono uscite da un film horror in cui il loro ruolo è quello di fagocitare persone come te, ripugnano cultura, confronto e hanno una scarsa capacità linguistica......cioè belano a fatica...... Anto
Sono stata crudele ma per rendere meno romantiche e mielose le tue righe. pensa che per me queste montagne sono state cosi significative, da farmi sentire libera. la notte, dopo il lavoro guardavo il cielo e le sue stelle, mi sentivo parte di quel cielo, mi sentivo una piccola luce che solo lì poteva splendere. le caprette di cui sopra rappresentavano l'antitesi col mondo da cui provenivo e sai, le ho trovate migliori di tanti altri attori. bene, più che un commento, mi sembra una confessione. complimenti per la fantasia e l'iniziativa. non abbandonare queste valli, abbiamo bisogno di Te. del tuo modo così inglese di affrontare cose e persone, del tuo "sapere" e della tua scarsa capacità organizzativa Ah Ah! come faccio se non ti trovo un difetto a sentirmi bravina?????
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