Risposta alla premessa: datosi che questo blog è cosa "quasi" privata (dubito che riesca in qualche modo a comparire nei primi 2 milioni di pagine digitando in Google "montagne" o "milanese"), datosi ch'è anche un diario, datosi che al massimo mi insulterete, in questi bui tempi di delirante rispetto della privacy : a m'in ceva un caz*!!!
FINALMENTE IL RACCONTO (e qui cominciano le citazioni)
Ci aveva paccate alla "Fiera dell'Artigianato" ed era ormai un paio di mesi che non godevamo della sua "fulgida" compagnia (cosa si deve dire per evitare di essere querelati..eheheh) così si era deciso, saremmo andate a cena dalla Betty (sì, lo so, in italiano si dice da Betty, ma dovrò pur dimostrare le mie presunte origini milanesi)....anche perché eravamo ansiose di conoscere il nuovo membro della famiglia: quattro zampe, pelosetta, scodinzolante, al secolo Dharma.
Vi direte, be', che c'è da raccontare? Chi non va a cena da amici di tanto in tanto? La fate facile, voi.
Tanto per cominciare dall'Alta Val Serina dovevamo raggiungere la provincia di Lecco, quindi un discreto sbattimento... però armate di coraggio e spirito d'avventura io e Paola (anzi, scusate, la Paola) abbiamo deciso: giovedì sera si va!
Ora dovete sapere che, in quel di Oltre il Colle, per guadagnarmi il pane quotidiano faccio il domatore di marmocchi, o meglio, "il domatore di domatori di marmocchi "(le tigri del circo Orfei mi fanno un baffo) e il giovedì è giorno della gita, quindi io già sapevo che la mia giornata sarebbe iniziata alle prime luci dell'alba.
Una cosa ignoravamo, che la neve, tanto anelata e attesa, aveva avuto la nostra stessa idea...
Ore 7.00 a.m. suona la sveglia, rotolo come al solito dal letto (intendo che di solito rotolo, non che mi alzo alle 7.00)...calzamaglia, pantaloni da neve, doppio maglione, giacca a vento...guanti... guanti dimenticati in pianura...tiro giù un paio di santi...ma son pronta per le piste (tralascio il racconto di una giornata di ordinaria follia, sulla neve con 60 dodicenni).
Durante il viaggio di ritorno mi chiama la Betty avvisandomi che dalle sue parti nevica alla grande, ce la sentiamo di metterci in viaggio?Io, sinceramente, dopo un inverno passato a mettere e togliere catene mi sento a mio agio tra le nevi perenni come in mezzo alla nebbia padana, la Paola è indigena quindi problemi non dovrebbero essercene e quando la chiamo me ne dà conferma.
Dopo un oretta di viaggio siamo di ritorno alla Casa Vacanza, mollo i marmocchi agli educatori... e già sogno una doccia calda; Paola è in viaggio....siamo in perfetto orario, ma ...voci concitate mi giungono dall'infermeria.. IL CALORIFERO PERDE ACQUA!!!!! Ma proprio ora?????? Alle 18.45??La mia doccia calda mi attende!... Bisogna chiuderlo, ovviamente, altrimenti ci allaga la casa e, s'è vero che sono una donna emancipata e in grado di usare una chiave inglese, è anche vero che ho la forza d'un lombrico, quindi mi tocca andare a pescare nell'altra metà del cielo...capirai che scelta...tra i due uomini presenti (lavorare nel settore educativo è la via più diretta e sicura per l'assoluta castità) la mia scelta cade sul cuoco (niente commenti, ragazze!) ...ma il calorifero non cede, continua a perdere...i minuti passano, addio doccia calda prima di partire...lo so cosa state pensando...chiamare un idraulico, no?? Purtroppo una struttura comunale non è certo luogo governato dal buon senso, quindi prima di poter chiamare un tecnico bisogna consultare l'intera intelighenzia, il che vuol dire riuscire a trovarli al telefono...addio idea di passare da casa almeno per cambiarsi prima di uscire...dopo una decina di telefonate, la messa all'opera anche dell'altro "uomo di casa" finalmente la situazione si normalizza, Paola è già arrivata da un pezzo, sono le 19.30, tolgo giusto i pantaloni da sci e ci mettiamo in marcia.
Io sono abbastanza provata dalla giornata, quindi la Paola gentilmente prende il comando della spedizione, la nevicata s'infittisce ovviamente e ovviamente nessuna delle due ha un' idea che sia più che vaga di che strada fare, ma con un po' di fortuna e le indicazioni di Igor (nonostante l'omissione di un terzo delle rotonde che abbiamo incontrato) arriviamo a destinazione e scorgo, tra la neve (non così fitta in pianura) la famosa "Casetta delle Bambole", dimora di Betty, Igor e, recentemente, Dharma. La serata passa piacevolmente, finalmente assaggio l'altrettanto famigerata "pasta alla bresaola" di Betty, assistiamo alle scenette alla "Casa Vianello" dei due piccioncini, ci lasciamo masticare le stringhe dall'adorabile Dharma, sono sul lato discendente della parabola tragicomica di questa giornata?? Domani purtroppo la sveglia suona presto, ed è ora di andare , restituisco il favore alla Paola e mi metto al volante, un po' a caso un po' a memoria ripercorriamo la strada verso casa, nevica, ma non troppo, per fortuna...appare il bivio: "Oltre il Colle 18 km", qui sì che nevica, così:
...non solo, oltre all'effetto "guerre stellari" della neve che si incolla sul parabrezza, c'è anche nebbia e alle due di notte, non passano a spazzare le strade!!! Adagio-adagio ci inerpichiamo su per i tornati, incontriamo anche una "Due cavalli", saranno mai arrivati a casa quei temerari??? Finalmente parcheggiamo, ma l'ultima prova della giornata ci attende: fare il letto, senza svegliare Claudia che dorme nell'altra stanza. Piegare alla nostra volontà il mio divano letto posseduto dal demonio è stata l'ultima, ormai esilarante, fatica di questa giornata..si spengono le luci "'notte, pucci""buonanotte anche a te, pucci"...
...no, la scritta "sorridi sei su candid camera" non è apparsa. ;o)
....5 ore dopo la sveglia suonò...
*per chi non mastica il modenese:vedere THE GREAT SONG OF INDIFFERENCE http://www.lagrandefamiglia.it/html/modules.php?name=News&file=article&sid=246
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