lunedì 19 maggio 2008













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Gli aerei stanno al cielo
come le navi al mare
come il sole all'orizzonte la sera
come è vero che non voglio tornare
a una stanza vuota e tranquilla
dove aspetto un amore lontano
e mi pettino i pensieri
col bicchiere nella mano
chi di voi l'ha vista partire
dica pure che stracciona era
quanto vento aveva nei capelli
se rideva o se piangeva
la mattina che prese il treno
e seduta accanto al finestrino
vide passare l'italia ai suoi piedi
giocando a carte con il suo destino
ora i tempi si sa che cambiano
passano e tornano tristezza e amore
da qualche parte c'è una casa più grande
decisamente esiste un uomo migliore
ed io
nel frattempo ho scritto altre canzoni
di lei parlano raramente
ma non è vero che io l'abbia perduta
dimenticata
come dice la gente

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