venerdì 7 marzo 2008

Mao parla.


Si potrebbe pensare che sia la carenza di zuccheri, o una demenza senile incipiente.Se non altro si spiega come mai questo blog sia tra quelli gattari. E si fuga ogni dubbio sul fatto che in sogno oltre al cioccolato mi appaia Mao Tze Tung.


Mi sento un novello Konrad Lorenz.


Il mio gatto tanto normale non lo è mai stato. E neanche troppo silenzioso. Ma questo vale per molti gatti. Chiunque ha un felino ci parla (ammettete!) e sa che spesso, se sono di luna buona, rispondono, miagolando, ovviamente. Be' Mao, nella sua maturità, ha imparato a modulare tutta una serie di miagolii e borbottii (ha un brutto carattere, la belva), davvero singolari. Soprattutto quando ha necessità di attirare la nostra attenzione e c'è di mezzo qualcosa di interessante come una bistecca. Che imiti la ligua degli uomini? Un giorno fissandolo nelle palle dei suoi occhioni gialli lo sentirò parlare? Chiamate la neuro?...vedrete, tra mille anni i gatti parleranno la lingua degli uomini..ehehe...e magari domineranno il mondo ;)

2 commenti:

miciapallina ha detto...

Chiaretta?
Sei tu!
Sei davvero tu!!!
Ma come sono feliceeeeee!!!!
Ho aperto questo blog per fare da diario alla mia mamma, che da quando il mio papà è partito (un anno fa) non sa più dove sbattere il capino.
Non pensavo davvero di trovarti qui!
Ma mi riempie di gioia!!!!
miciapallina felicissima!!!!!

nasinasi

chiara ha detto...

Eh si che sono io...anch'io felicissima, micia!