giovedì 29 maggio 2008

On the road again

La mia valigia, mortalmente offesa dalle mie "scelte" di vita, se ne stava triste e sconsolata in un angolo della stanza, girandomi le spalle. Io proprio non avevo cuore di vederla così e allora la faccio contenta, la porto in vacanza. Prendiamo il treno, leggiamo un libro e ascoltiamo un po' di bella musica, guardando fuori dal finestrino correre l'Italia "ai nostri piedi". Con tutta calma, godendocela. Io e lei.



Hasta luego!

martedì 27 maggio 2008

Non dite.

Non dite che non esistono più.
Non dite che sono dietrologie.

Non dite che è una strumentalizzazione
politica.

Perchè quando va bene chiudono un
centro sociale, come la fornace


Quando va un pochino peggio sono pestaggi davanti all'università.

Ma quando va male, si piangono morti.


Non dite che non sono fascisti.
Non lo dite.

E i più pericolosi non sono ragazzini armati d'idiozia,
a cui tocca il lavoro sporco.

Sono quelle facce pulite e sbiancate, quelle facce per bene.

Che ci convincono che sono diversi, che sono cambiati.

Che feroci armano la mano dei loro pupazzi,
continuando a sorridere e a parlare di dialogo.

lunedì 26 maggio 2008

Prova costume


Appena fuori dall'operosa lombardia alle prese con la prova genenerale del diluvio universale,
proprio al di là dell'appennino passati campi e colline coltivate,
tra un gocciolone e l'altro
un po' di sole,
odore di pitosfori e gelsomini,
"lu rusciu de lu mare".
E una coppia di bikini, ormai troppo grandi ;)

giovedì 22 maggio 2008

SI-PUO'-FA-REEE!

Ciao, mi chiamo chiara e sono 14 ore che non parlo al telefono.


Un'intera giornata senza telefonino, ma allora è possibile!
c'è luce alla fine del tunnel!

martedì 20 maggio 2008

A long, long time ago

Ecco cosa passano stasera in tv.
1992.Casa dai soffitti bassi e dai pavimenti sghimbesci. Divano verde salvia, due fratelli di troppo tra i piedi e il braccio di un bellissimo biondissimo moroso attorno al collo. Stanza colpevolmente buia, Abyss in tv. Piacevole disagio nel pensare "si accorgeranno mamma e papà che stasera non sono in giro?".

lunedì 19 maggio 2008













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Gli aerei stanno al cielo
come le navi al mare
come il sole all'orizzonte la sera
come è vero che non voglio tornare
a una stanza vuota e tranquilla
dove aspetto un amore lontano
e mi pettino i pensieri
col bicchiere nella mano
chi di voi l'ha vista partire
dica pure che stracciona era
quanto vento aveva nei capelli
se rideva o se piangeva
la mattina che prese il treno
e seduta accanto al finestrino
vide passare l'italia ai suoi piedi
giocando a carte con il suo destino
ora i tempi si sa che cambiano
passano e tornano tristezza e amore
da qualche parte c'è una casa più grande
decisamente esiste un uomo migliore
ed io
nel frattempo ho scritto altre canzoni
di lei parlano raramente
ma non è vero che io l'abbia perduta
dimenticata
come dice la gente

venerdì 16 maggio 2008

Passata.

Come passano le stagioni, come un paio di jeans fuori moda. Come una canzone ascoltata troppo spesso.
Che palle. Ci vorrebbe un bel interruttore "ON-OFF".
OFF.

domenica 11 maggio 2008

Trova gli intrusi.

Bottino parziale di un pomeriggio di shopping estremo.
Ma qualcosa non quadra, qualcosa proprio stona nella spesa di una signorina per bene.
Il balconcino rosa è perfettamente filologico, così come la camicietta "very 60's", anche gli stampi per budino hanno un loro perchè e certo si può chiudere un occhio sulla colla vinilica.
Ma il resto? Tutta quella ferraglia sgraziata?
.....
E' nella nostra quotidianità che si sedimenta la nostra storia, le persone che abbiamo incontrato, ancor più quelle che abbiamo amato, lasciano tracce indelebili nelle piccole cose, nelle banalità quotidiane che ci danno la forma che alfine abbiamo.

sabato 10 maggio 2008

Taglia 28.

Non emozionatevi troppo, quella nella foto non sono certo io. La strada è ancora lunga e lastricata di tentazioni... ma, udite udite!!!!
HO COMPRATO UN PAIO DI JEANS
TAGLIA28!
MIRACOLO!
COMMOZIONE!
GAUDIO E GIUBILO!
E non ci soffoco dentro, eh?
Ci voleva questa dose di autostima a risollevare le sorti di questa triste giornata :)

venerdì 9 maggio 2008

L'altalena.

Io non so se ce la faccio.
Mi gira la testa, mi viene da vomitare.
Mi voglio fermare.
Voglio scendere.
Voglio mettere i piedi per terra.
Star ferma. Ben aggrappata al suolo.

giovedì 8 maggio 2008

Ri-desolation...

Ora sì che mi sento rappresentata,
come cittadina e come donna.
Care compagne e concittadine,
da oggi calciatori e liposuzioni gratis per tutte.
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Mara Carfagna, Ministro Pari Opportunità

martedì 6 maggio 2008

That's Amore

Lì in mezzo c'è una codina, mi han fatto notare.
Ormai l'aria profuma di una primavera più che avviata. I tulipani rossi di qualche post fa cominciano ad appassire e i loro vicini stanno ingrossando dei bei semi.
A tutti i cuccioli,
di tutte le speci,
a quelli in arrivo,
a quelli che sono arrivati.
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Io intanto me ne sto seduta qui, col culo-per-terra, e guardo questo tripudio di vitalità con il cuore afflitto da una vertiginosa tenerezza appena macchiata da una punta di rimpianto e da una spruzzatina di rabbia. Ma voi godetevi queste meraviglie:









































giovedì 1 maggio 2008

In questi tempi grigi...

...anzi neri, un messaggio di pace, da una delle più grandi menti del '900.
A tutti i lavoratori, a coloro che per loro sfortuna non lo sono, anche a coloro che non sanno cosa voglia dire esserlo, che sono sicuramente più fotunati di chi non ha pane, ma non molto di più di chi condivide la noia, le soddifazioni, le brutture, il caffè con un compagno, un collega. In ricordo, sinceramente doloroso, di tutti quelli che di lavoro sono morti e muoiono ogni giorno.
E anche a tutti quelli che pensano che siamo anacronistici relitti, a loro dedico la canzone del giorno, che più anacronistica non si può. Perchè chi può permetterselo, e smette di avre un ideale, ha già rinuciato a vivere con intensità.
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Sia pace per le aurore che verranno,
pace per il ponte, pace per il vino,
pace per le parole che mi frugano
più dentro e che dal mio sangue risalgono
legando terra e amori con l'antico
canto; e sia pace per le città all'alba
quando si sveglia il pane, pace al fiume
Mississippi, fiume delle radici:
e pace per la veste del fratello,
pace al libro come sigillo d'aria,
pace per il gran kolchoz di Kiev;
e pace per le ceneri di questi
morti, e di questi altri morti; sia pace
sopra l'oscuro ferro
di Brooklyn, sia pace al portalettere
che entra di casa in casa come il giorno,
pace per il regista
che grida nel megafono rivolto
ai convolvoli, pace per la mia
mano destra che brama soltanto
scrivere il nome di Rosario, pace
per il boliviano segreto come
pietra nel fondo d'uno stagno, pace
perché tu possa sposarti; e sia pace
per tutte le segherie del Bío-Bío,
sia pace per il cuore lacerato
della Spagna partigiana:
sia pace per il piccolo Museo
di Wyoming, dove la più dolce cosa è un cuscino con un cuore ricamato,
pace per il fornaio e i suoi amori,
pace per la farina,
pace per tutto il grano
che deve nascere, pace per ogni
amore che cerca schermi di foglie,
pace per tutti i vivi,
pace per tutte le terre e per le acque.
E ora qui vi saluto,
torno alla mia casa, ai miei sogni,
ritorno nella Patagonia, dove
il vento fa vibrare
le stalle e spruzza ghiaccio
l'oceano. Non sono che un poeta
e vi amo tutti, e vago per il mondo
che amo: nella mia patria i minatori
conoscono le carceri e i soldatidanno ordini ai giudici.
Ma io amo anche le radici del mio piccolo gelido paese.
Se dovessi morire mille volte,
io là vorrei morire: se dovessi mille volte nascere,
là vorrei nascere, vicino all'araucaria selvaggia,
al forte vento che soffia da Sud,
alle campane comprate da poco.
Nessuno pensi a me.Pensiamo a tutta la terra, battendo
dolcemente le nocche sulla tavola.
Io non voglio che il sangue
torni a inzuppare il pane,
i legumi, la musica:
ed io voglio che vengano con me
la ragazza, il minatore,
l'avvocato, il marinaio,
il fabbricante di bambole e che entrino
con me in un cinema e che escano a bere
con me il vino più rosso.
Io qui non vengo a risolvere nulla.
Sono venuto solo per cantare
e per farti cantare con me.
PABLO NERUDA, ODE ALLA PACE