martedì 29 aprile 2008

Deep blu

Ultimamente
resto
troppo
spesso
senza
parole
e
troppo
spesso
scrivo
qui....

lunedì 28 aprile 2008

Roscia...


Da oggi affronto la vita da rossa,
di nome, di fatto e ora anche di "cavei".

Non che sia diventata proprio così eh,
intendiamoci...
ma stiamo lavorando per voi!

;)

MAI COLORE FU PIU' APPROPRIATO

Sono furiosa, delusa arrabbiata, frustrata.
Ok, aggiungete pure tuti i sinonimi che vi
vengono in mente e moltiplicate per ...
CENTO!!!!!!!!!!!!!!
Che periodo di merda!!!
merda
merda
merda

domenica 27 aprile 2008

Un super babbo per ogni bambino...

Dal fumetto che per me è ormai diventato un cult (vedere link apposito).
Non solo trippa e baffi d'ordinanza sono identici, anche il corredo di lenti bifocali e tuta sino-sportiva.
Alzandomi di buonora stamane ho visto il mio personale superbabbo (quello con cui condivido il 50% del mio patrimonio genetico per intenderci) in giardino, lenti calate sul naso, pezzi metallici sparsi ovunque, la crenna al vento, intento a montare l'idropulitrice nuova di zecca.
Che vita sarebbe, senza un superbabbo?

sabato 26 aprile 2008

Volemose Bene

Ma dove sta scritto che la dieta deve essere privazioni e squallore?Persino dei tristi piselli lessi possono migliorare.
Bisogna prendersi cura di sé, dedicarsi tempo, coccolarsi. Prima veniamo noi. MEMENTO!!!

venerdì 25 aprile 2008

Non si può spiegare...

...la dolce, sottile malinconia che m'è presa stanotte. Me la porto a letto, assieme a tante immagini di un passato di cui si ricodano solo i momenti belli. Ma funziona così il gioco, no?
Se ve lo state chiedendo ebbene sì, quella alta delle due sono io. Qualche anno fa. Quei jeans ancora non mi calzano proprio a pennello, ma quasi. Vabbuò, buonanotte!

Resistiamo.



" Così si è formata l'educazione politica degli Italiani che ora hanno battuto il fascimo e vogliono costruire un paese nuovo: non per la trasmissione di esperienza da padri a figli e da vecchi a giovani, ma per le dure brutali lezioni avute direttamente dalle cose e dentro le cose, per lente maturazioni per faticose scoperte di verità"

Elio Vittorini
-
Oggi una ragazza saggia mi ha regalato un fiore, accompagnato da questo biglietto, un regalo, per festeggiare questa giornata.
Per la libertà, contro tutti i fascismi.

giovedì 24 aprile 2008

Chi semina raccoglie

Vi ricordate quando scoprendo la madre-natura ch'è in me ho piantato sul mio balcone ogni genere di seme e bulbo?
Cominciano a vedersi i frutti, o meglio, i fiori.
Speriamo che il raccolto di questa primavera non si limiti al solo regno vegetale ;)

martedì 22 aprile 2008

Quadrifogli e piccole sfighe quotidiane REPRISE




Continua la grande saga delle piccole sfighe quotidiane.

Stamane, mentre la pioggia ottusamente continuava a piovere sul bagnato, sono uscita presto, o almeno ad un'ora che per il mio orologio biologico è prossima all'alba, prendendo le chiavi della macchina di mammà, visto che la mia, affezionatasi al parcheggio brianzolo in cui l'avevo parcheggiata, non voleva iersera riportarmi a casa. Apro la portiera, mi siedo nello spartano e iperitalico interno della panda, giro la chiave... e... cicicici-cicici... batteria scarica...

No comment.

NO COMMENT!

Riprendo le chiavi della mia macchina, pregando che parta e scongiurando che la sera riparta, percorro come ogni dì le strade più trafficate d'Italia, forse d'Europa, arrivo al lavoro, aspetto un'ora l'inizio della riunione poi per altre 7 mi espongo, come un agnello sacrificale, alle evoluzioni dei miei dodicenni imbizzarriti.

Per la cronaca in giardino ho trovato un altro quadrifoglio.

Lo giuro. In un'altra aiuola per lo meno. E' una persecuzione.

Perseguitata dai quadrifogli. La martire verde. Che vorrà dire? Nel mio futuro c'è un'irlandese?!! O più semplicemente una Guinness?

Poi finalmente, veleggiando verso casa stremata, un filo di sole che lungo l'autostrada ha sempre il suo fascino, col muso verso nord-ovest, la testa verso sud-est. E i Lynard Skynard nelle casse.



lunedì 21 aprile 2008

Quadrifogli e piccole sfighe quotidiane

Se un essere superno c'è, state pur certi che ha uno strano senso dell' umorismo.

Lavoro nuovamente nuovo, 100 km al giorno, relitti di passato recente che mi occupano i pensieri, un'orda barbarica di 12enni da domare e innumerevoli altre piccole sfighe, come se piovesse.
Ovviamente piove anche acqua, a secchiate, da settimane, giusto per trascinarsi dietro un po' di malumore aggiuntivo e metterci un'intera eternità ad arrivare al lavoro.

Be' oggi ho trovato il secondo quadrifoglio del mese, stessa aiuola. Maledetta.

Con il primo tragedia shakespeariana.

Con il secondo macchina in panne a fine turno, che si riprende solo due ore più tardi facendomi finire la serata seduta davanti al pc, invece che davanti al palco della salumeria della musica... ad ascoltare i tekap (vedi link apposito..)

arciporksnort...
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ritratto dell'autore

sabato 19 aprile 2008

Prova costume?


Ora che l'ago della bilancia
segna un numero che comincia per 5,
mi sento invincibile.
Mondo, arrivo!!!

giovedì 17 aprile 2008

Il prezzo del coraggio.



Il coraggio non è mai intelligente, anzi, fa fare cose stupide, ti fa seguire l'onda del momento, fa uscire dalla tua penna o dalla tua bocca ciò che pensi in quell'istante, senza filtro, senza progetto. Forse è più giusto, più puro,non so. Ma ti manda allo sbaraglio, per poi lasciarti nudo e inerme a leccare le ferite e a chiederti se hai fatto bene.

martedì 15 aprile 2008

E' forse questa la verità, at last?

I know someday you'll have a beautiful life,
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I know you'll be a sun in somebody else's sky,

but why

Why, why can't it be,

why can't it be mine

lunedì 14 aprile 2008

Desolazione...


















ora sì che siamo nella merda.

domenica 13 aprile 2008

Il cambio di stagione

I've seen fire and I've seen rain
I've seen sunny days that
I thought would never end
I've seen lonely times when
I could not find a friend
But I always thought
that I'd see you again
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Espletato in pochi minuti e senza il batticuore di un tempo, il mio dovere di elettrice, mi son data al cambio di stagione. Il che già di per se è un evento epico, ma io ho deciso di fare di più, di eliminare.
Mi sono messa a dieta, mi sono tagliata i capelli e ora mi approccio all'armadio con propositi chirurgici.
Avevo deciso che il 2008 sarebbe stato l'anno delle grandi pulizie. Per il momento tengo fede al patto. Ma affrontare il proprio armadio può essere impresa ardua. Specie se si ricorda precisamente dove e con chi si è comprata quella maglietta, di chi era quel maglione. Quando si è indossata quella camicia. Buttereste delle fotografie? Si può buttare la propria storia?Vuol dire vivere nel passato? Non saper guardare avanti? Mah, troppa filosofia spesa dietro a maglioni da piegare. Il tempo, come sempre dirà.

venerdì 11 aprile 2008

The final countdown

Ci siamo, il giorno fatale si avvicina. Milioni di teste, un buon numero di cazzo, si prestano ad entrare, matitina-muniti, nell'urna. Senza cellulari che fanno le foto, mi raccomando. Esprimono la loro opinione. Il tempo non consente gite fuori porta. Quindi sarà un po' come guidare di domenica. Prenderà la macchina anche chi non guida mai. Con ben note conseguenze.

Io preparo la valigia e il passaporto pronta all'espatrio. E' che non ci credo, questo è il problema. Non ci credo nemmeno io.

No, dico, IO, lo avete visto 'sto blog, no?

Ho perso la fede. Però ci vado, con la matitina, e voto come ho sempre votato.
Avevo 12 anni quando ho espresso per la prima volta una posizione politica. Ed ero seduta sull'altalena. Rossa. Scoprivo che il mio ex-fidanzatino era troppo bello e troppo biondo per avere idee sane nella testa. E se mi avessero fatto votare allora, avrei espresso lo stesso voto che esprimerò domenica. Una ragazzina incazzata su un'altalena rossa non può sbagliare nulla sul mondo, ha ragione e basta. Ma lei aveva la sua fede, io non più, mi fido di quello in cui credeva lei.

martedì 8 aprile 2008

60!!!






Festa, giubilo!



La lotta continua...



Venceremos!

lunedì 7 aprile 2008

Chiavi e valigie

Entrano ed escono dalla mia vita.
-Chissà quando finirà....

C'era una volta senigallia...

Meta attesa e sognata di tutta l'adolescenza, voleva dire un avventuroso viaggio verso la mia città natale, il suono degli jambe e l'odore d'incenso che si sentivano già da lontano e ti rimanevano impigliati nei capelli e nelle orecchie fino a sera. Si cominciava dalla stradina stretta con gli abusivi, in riva alla darsena, che vendevano ogni genere di ciarpame e qualche punkabbestia un po' più organizzato con gioielli bizzarri, cilum e maglioni a prova di vita da strada. Un vecchio fricchettone con un tavolino minuscolo e un impermeabile beige, leggeva i tarocchi per 10mila lire. Mica poco, a quell'età era una fortuna averle nel portafogli. Ragazzi di tutte le età facevano le vasche avanti e indietro, sbirciando tra le bancarelle e sbirciandosi tra loro, qualcuno ti abbordava chiedendoti "hai moneta?", qualcuno ti abbordava per chiederti "come ti chiami?".Si tornava a casa con un disco, con una scatola di legno o un anellino, in tempi di vacche grasse con una giacca usata. Se penso a Milano, immediatamente vedo i cieli grigi e carichi di pioggia che si specchiano nella darsena, in quell'atmosfera un po' decadente, un po' sognante ch'era il giro in senigallia il sabato pomeriggio.
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Fine del sogno, sotto l'area in cui mettevano le bancarelle faranno un parcheggio, taglieranno gli alberi, renderanno navigabile la darsena e la fiera resterà dove l'hanno confinata qualche anno fa. All'interno del parcheggio della stazione di porta genova, circondata da mura invisibile agli occhi della milano della moda, sparito il profumo di incenso e il suono di jambé che ti portava alla meta. Pochi abusivi, pochissimi punk. Fine del fascino, o e sempre e solo colpa del tempo che passa?

mercoledì 2 aprile 2008

Il senso del tempo.

Il rinnovo della patente è stato un duro colpo per la mia sindrome di peter-pan. Clark portafortuna e quella strega dell'istruttrice che mi dice"tanto non la prenderai mai la patente".Brutta stronza malefica. 100.000 Km in 3 anni.
Nel fluire di giorni che tanto si assomigliano bisogna arrivare a sbattere contro piccoli eventi, grandi di significato per accorgersi che il tempo non ti aspetta, indifferente passa. La prossima volta che mi chiederanno di coprirmi l'occhio con un foglietto mal ridotto, se la mia vita prenderà una strada piana, statisticamente probabile, con me potrbbe esserci un marmocchio che sa leggere quanto me le letterine luminose. Il tempo se ne frega, lui passa.