
che non ho troppa voglia di raccontare.
"Porto addosso le ferite di tutte le battaglie che ho evitato."
(F. Pessoa)

Vi ricordate cosa scrivevo il 10 di gennaio? Be', la finestra si è aperta, anzi si è spalancata, non sempre l'aria fresca arriva sotto forma di brezza gentile e quasi sempre annuncia un temporale. Be' quaggiù il cielo si è rannuvolato e fa terribilmente freddo. Io guardo fuori, apettando che il cielo, come sempre dopo un temporale, torni terso. Che freddo però...l'ho già detto?
Prima ascoltate qui:
"Le proteste dell'8 marzo aumentarono d'intensità nei successivi anni, la più importante tra di esse fu quella del 1908 dove 15.000 donne marciarono attraverso New York richiedendo la diminuizione delle ore lavorative, aumenti cospicui dei salari e il diritto di voto. Nel 1910 si tenne la prima conferenza internazionale delle donne nell'ambito della seconda internazionale socialista a Copenaghen. Qui più di 100 donne rappresentanti di 17 paesi scelsero di istituire una festa per onorare la lotta femminile per l'ottenimento dell'uguaglianza sociale, chiamata Giornata internazionale
della Donna. L'anno seguente, la giornata mondiale della donna segnò oltre un milione di manifestanti . Poco dopo il 25 marzo 1911 l'incendio della fabbrica di Triangle uccise 140 lavoratrici. L'insufficienza delle misure di sicurezza è considerata la causa dell'alto numero di morti. Questo porto molta attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, tema molto caro alle giornate internazionali della donna degli anni seguenti. Più tardi, all'inzio della prima guerra mondiale, le donne di tutta europa tennero delle marce di pace l'8 marzo 1913."..."nel dicembre 1977, l'assemblea generale delle Nazioni Unite adottò una risoluzione proclamando una "giornata delle nazioni unite per i diritti della donna e la pace internazionale" da osservare in un qualsiasi giorno dell'anno dagli stati membri in accordo con le tradizioni storiche e nazionali di ogni stato. Adottando questa risoluzione, l'assemblea generale riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe anche l'urgenza di porre fine alla discriminazione ed ad aumentare il supporto alla piena ed eguale partecipazione."
Comincio a fare fatica, è ufficiale.